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11 marzo 2007
Your Song
Your Song di Elton John It's a little bit funny this feeling inside I'm not one of those who can easily hide I don't have much money but boy if I did I'd buy a big house where we both could live If I was a sculptor, but then again, no Or a man who makes potions in a travelling show I know it's not much but it's the best I can do My gift is my song and this one's for you And you can tell everybody this is your song It may be quite simple but now that it's done I hope you don't mind I hope you don't mind that I put down in words How wonderful life is while you're in the world I sat on the roof and kicked off the moss Well a few of the verses well they've got me quite cross But the sun's been quite kind while I wrote this song It's for people like you that keep it turned on So excuse me forgetting but these things I do You see I've forgotten if they're green or they're blue Anyway the thing is what I really mean Yours are the sweetest eyes I've ever seen Se la volete ascoltare, basta che clicchiate qui . Perché sono stato diavoletto... e perché sono stato bravo bimbo.
| inviato da il 11/3/2007 alle 14:32 | |
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10 marzo 2007
Farfallina
Mi spiegate voi, perché questa canzone mi frulla in testa da stamattina, nonostante io non l'abbia mai avuta in casa (ne sul computer, ne su cd)?
Farfallina di Luca Carboni
... un fiore in bocca può servire... non ci giurerei ma dove voli farfallina non vedi che son qui come un fiore come un prato fossi in te mi appoggerei per raccontarmi per esempio come vivi tu potresti dirmi sorellina in cosa credi tu cosa speri cosa sogni da grande che farai se ti blocchi contro il vento o spingi più che puoi se hai paura certe notti ti senti sola mai così sola da non poterne più se hai bisogno di affetto se ne hai bisogno come me se hai bisogno di affetto e di qualcosa che non c'è ... per te tra gioia e dolore che differenza c'è vuoi dei figli sì dei figli o non ci pensi mai e il sesso è un problema oppure no sembri libera e felice o a volte piangi un po' si dice in giro farfallina che tu l'anima non l'hai e come fai piccolina a dire si o no non pensare che sia pazzo se sto a parlare con te è che sono solo sorellina così troppo solo che ho bisogno di affetto per oggi tienimi con te ho bisogno di affetto ho bisogno anche di te ho bisogno di amore e di qualcosa che non c'è
| inviato da il 10/3/2007 alle 18:41 | |
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8 marzo 2007
Quello che le donne non dicono
Quello Che Le Donne Non Dicono di Fiorella Mannoia (Canzoni Per Parlare - 1988) Ci fanno compagnia certe lettera d'amore parole che restano con noi, e non andiamo via ma nascondiamo del dolore che scivola, lo sentiremo poi, abbiamo troppa fantasia, e se diciamo una bugia è una mancata verità che prima o poi succederà cambia il vento ma noi no e se ci trasformiamo un po' è per la voglia di piacere a chi c'è già o potrà arrivare a stare con noi, siamo così è difficile spiegare certe giornate amare, lascia stare, tanto ci potrai trovare qui, con le nostre notti bianche, ma non saremo stanche neanche quando ti diremo ancora un altro "si". In fretta vanno via della giornate senza fine, silenzi che familiarità, e lasciano una scia le frasi da bambine che tornano, ma chi le ascolterà... E dalle macchine per noi i complimenti dei playboy ma non li sentiamo più se c'è chi non ce li fa più cambia il vento ma noi no e se ci confondiamo un po' è per la voglia di capire chi non riesce più a parlare ancora con noi. Siamo così, dolcemente complicate, sempre più emozionate, delicate , ma potrai trovarci ancora quì nelle sere tempestose portaci delle rose nuove cose e ti diremo ancora un altro "si", è difficile spiegare certe giornate amare, lascia stare, tanto ci potrai trovare qui, con le nostre notti bianche, ma non saremo stanche neanche quando ti diremo ancora un altro "si"
8 Marzo Oggi Bologna è tutta dedicata alle donne. Il centro storico raccoglierà manifestazioni, concerti, bancarelle che regalano la mimosa, incontri politici, occasioni di incontro. Tutta la giornata girerà attorno a loro, misteriose, ammaliatrici, semplici e complicate. Le donne, il cruccio di noi maschietti e, allo stesso tempo, indispensabili fonte di gioia. E stasera, al Teatro Medica, ci sarà lei, Fiorella Mannoia, in concerto.
Buona festa della donna :-)
| inviato da il 8/3/2007 alle 8:55 | |
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5 marzo 2007
Notte prima degli esami
Notte prima degli esami di Antonello Venditti Io mi ricordo, quattro ragazzi con la chitarra e un pianoforte sulla spalla. Come pini di Roma, la vita non li spezza, questa notte è ancora nostra. Come fanno le segretarie con gli occhiali a farsi sposare dagli avvocati? Le bombe delle sei non fanno male, è solo il giorno che muore, è solo il giorno che muore. Gli esami sono vicini, e tu sei troppo lontana dalla mia stanza. Tuo padre sembra Dante e tuo fratello Ariosto, stasera al solito posto, la luna sembra strana sarà che non ti vedo da una settimana. Maturità ti avessi preso prima, le mie mani sul tuo seno, è fitto il tuo mistero. Il tuo peccato è originale come i tuoi calzoni americani, non fermare ti prego le mie mani sulle tue cosce tese chiuse come le chiese, quando ti vuoi confessare. Notte prima degli esami, notte di polizia certo qualcuno te lo sei portato via. Notte di mamma e di papà col biberon in mano, notte di nonno alla finestra, ma questa notte è ancora nostra. Notte di giovani attori, di pizze fredde e di calzoni, notte di sogni, di coppe e di campioni. Notte di lacrime e preghiere, la matematica non sarà mai il mio mestiere. E gli aerei volano in alto tra New York e Mosca, ma questa notte è ancora nostra, Claudia non tremare non ti posso far male, se l'amore è amore. Si accendono le luci qui sul palco ma quanti amici intorno, mi viene voglia di cantare. Forse cambiati, certo un po' diversi ma con la voglia ancora di cambiare, se l'amore è amore, se l'amore è amore, se l'amore è amore, se l'amore è amore, se l'amore è amore.
E' dalle otto che sono davanti al computer, e questa canzone si canta da sola nella mente. E' come una lunga telefonata che ti ipnotizza, dall'altra parte una voce soffice che ti avvolge e ti conquista. E ti tiene lì, ti impedisce di riattaccare e di fare le tue solite cose. Sarà la primavera, il vento che non smette di soffiare e accarezzare i capelli, sarà il cielo limpido e pieno di stelle. Sarà una presenza eterea che sconvolge tutte le abitudini. E' eccitante, divertente, confortante e accogliente. Come una coperta calda, un cuscino morbido, le fusa di un gattino acciambellato tra le ginocchia. E comunque, adesso, ancora adesso, faccio fatica a staccarmi dalla tastiera. Anche se nella notte, quella canzone si affievolisce lentamente, e diventa una dolce ninna nanna. Buona notte. Buona notte, Blog.
| inviato da il 5/3/2007 alle 23:48 | |
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28 febbraio 2007
Nella mia città
Un ritorno al passato, quando nei pomeriggi di scuola superiore, studiavo ascoltando Radio Tombo. Radio Tombo era una di quelle poche radio che, ancora, trasmettevano musica senza tagliarla e tormentarla con spot pubblicitari. Nessun DJ, nessuna pubblicità, giusto i gingle della radio che si inserivano ogni tre canzoni. Un palinsesto probabilmente registrato e trasmesso in automatico... ma, quello che caratterizzava quei pomeriggi era una canzone, che tutti i giorni compariva intorno alle quattro e che, in un qualche modo, è diventata simbolo dei miei pomeriggi dedicati allo studio. Quando arrivava lei, io mi fermavo. Mi affacciavo alla finestra e guardavo al di là del vetro, oltre il viale che conduceva al "villaggio" e, mi immaginavo la casa bianca, il glicine, un mondo immerso nel verde... ricordo la serenità di quei momenti. Così, eccola qui, la canzone, che è stata risvegliata ieri, dal profondo dei miei ricordi.
Nella mia Città di Mango (Sirtaki - 1990)
Nella mia città c’è una casa bianca con un glicine in fiore che sale, sale, sale su sulla mia città c’è un cielo grande che ti spalanca il cuore e non ti delude mai
Shalla-la la luce mi attraversa quanto male fa ma nel parco si muove già una brezza che pettina il prato e si allarga felice là più in là nell’infinito va a cercare la voce tua che riecheggia per tutto il selciato lungo il viale alberato shalla-la nell’infinito va
Nella mia città c’è una ferrovia che sferraglia da sempre ma non mi abbandona mai e guardando in là c’è rimasto un prato ancora un po’ spelacchiato dove correvamo noi
Shalla-la il giorno sta iniziando un’altra volta ormai ed un clacson mi sveglia già emergendo da un mondo agitato che mi ero scordato Shalla-la il mio canto se ne va a cercare un’immagine che che bisboccia per tutta la casa come fosse una rosa shalla-la una rosa senza età
Shalla-la nella mia città shalla-la cara mia, splendida città shalla-la dolce mia città unica, shalla-la tenera città shalla-la nella mia città
| inviato da il 28/2/2007 alle 9:0 | |
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